Dopo la legge di bilancio, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha aggiornato le FAQ 5.0, relative al Piano Transizione 5.0, fornendo chiarimenti su vari aspetti delle agevolazioni disponibili per le imprese. Di seguito, riportiamo alcune delle FAQ più interessanti, aggiornate al 21 febbraio 2025, con relative spiegazioni.
Ricordiamo che siamo in attesa di un decreto attuativo che renda queste nuove disposizioni attuabili.
Analizziamo alcune delle nuove FAQ
In cosa consiste la procedura semplificata per il calcolo dell’efficientamento energetico in caso di sostituzione di beni obsoleti?
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto una semplificazione per le imprese che sostituiscono beni strumentali il cui ammortamento è terminato da oltre 24 mesi. In questi casi, è possibile presumere un risparmio energetico minimo (ottenendo di conseguenza l’aliquota minima) per accedere agli incentivi del Piano Transizione 5.0. Questo significa che i certificatori possono basare le loro valutazioni su documentazione standardizzata esistente, come regolamenti europei o norme di settore, eliminando la necessità di calcoli specifici sulla riduzione dei consumi energetici.
Attenzione! Questo NON significa che l’azienda non sia tenuta a presentare una certificazione Ex Ante, semplicemente che la redazione della stessa sarà, per il certificatore, più semplice.
È anche bene notare che nella sostituzione di macchinari particolarmente obsoleti, procedendo alla certificazione standard e non semplificata, è facile ottenere un’aliquota più alta rispetto a quella minima.
È possibile cumulare le agevolazioni del Piano Transizione 5.0 con altri incentivi?
Sì, la Legge di Bilancio 2025 ha introdotto la possibilità di cumulare le agevolazioni del Piano Transizione 5.0 con altri incentivi, a condizione che tale cumulo non porti al superamento del costo sostenuto per l’investimento. Questo permette alle imprese di ottimizzare le risorse disponibili per l’innovazione e l’efficientamento energetico.
Importante: è bene procedere alla prenotazione del credito di Transizione 5.0, anche se non si ha ancora la certezza di aver ottenuto altri incentivi. Così facendo ci si assicurerà di ricevere il proprio credito.
Attenzione però, il cumulo permette di applicare l’aliquota di calcolo del credito sugli importi non già finanziati da altri incentivi, non di sommare le due o più misure.
Per fare un esempio:
- Costo del bene agevolabile 100.000 €
- Finanziamento a fondo perduto tramite bando europeo: 30% = 30.000 €
- Aliquota della 5.0, risultante dalla certificazione del risparmio energetico 40%.
- Applicherò il 40% sul costo restante di 70.000 €, ottenendo quindi 28.000 € di credito
- NON posso applicare l’aliquota sul costo totale del bene, quindi NON otterrò un credito di 40.000 €
È necessaria una nuova perizia per beni già certificati nel Piano Transizione 4.0?
No, se un bene strumentale è già stato oggetto di perizia tecnica nell’ambito del Piano Transizione 4.0 e possiede le caratteristiche richieste dal Piano Transizione 5.0, non è necessaria una nuova perizia. Questo riduce gli oneri amministrativi per le imprese che hanno già investito in beni tecnologicamente avanzati.
Attenzione: questo è possibile solo nel caso in cui l’azienda non abbia già compensato (ovvero utilizzato) i crediti di Transizione 4.0!
Se ha fatto richiesta e la stessa è stata approvata, ma l’azienda NON ha proceduto alla compensazione, è ancora possibile passare alla 5.0, mantenendo parte della documentazione.
Come si applica il principio “Do No Significant Harm” (DNSH) alle imprese che generano rifiuti speciali pericolosi?
Le imprese che generano rifiuti speciali pericolosi possono accedere alle agevolazioni del Piano Transizione 5.0 a condizione che rispettino le normative ambientali vigenti e adottino misure per minimizzare l’impatto ambientale delle loro attività, in linea con il principio DNSH.
Il ruolo di Finply nel supportare le aziende con il Piano Transizione 5.0
Navigare tra le normative e le procedure del Piano Transizione 5.0 può essere complesso per molte imprese. Finply è un General Contarctor che si occupa di tutto l’iter per conto dell’azienda, offrendo un supporto completo:
- Analisi e valutazione del progetto
- Raccolta e verifica documentale
- Certificazioni ex ante ed ex post
- Perizie
- Certificazione del revisore legale
- Richieste al GSE tramite la piattaforma
- Gestione delle integrazioni
Grazie al nostro metodo certificato e all’utilizzo di specifici algoritmi di calcolo già valutati e approvati dal GSE e grazie alla nostra esperienza e competenza, possiamo garantire alla tua impresa il miglior risultato possibile in termini di credito per Transizione 5.0.
Ovviamente, garantiamo conformità alle normative e massimizzando i benefici ottenibili.
A questo si aggiunge il supporto nei 5 anni successivi, nel caso di controlli da parte degli Enti competenti.
Un servizio realmente senza paragoni.
Affidarsi a Finply significa avere al proprio fianco un partner affidabile e competente, in grado di guidare la tua azienda nel percorso di innovazione e crescita sostenibile.
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