L’innovazione tecnologica 4.0 è il cuore della crescita e della competitività aziendale. Per supportare le imprese in questo percorso, il Governo ha introdotto il credito d’imposta innovazione tecnologica 2024, un incentivo che rientra nell’ambito del credito industria 4.0 per ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica, design e ideazione estetica.
Grazie a questo strumento, rinnovato per il 2024, ma già attivo da diversi anni, le aziende possono recuperare una percentuale delle spese sostenute per progetti innovativi, ottenendo un beneficio fiscale in compensazione sugli F24. Ma c’è di più: Finply aiuta le imprese a recuperare i crediti non ancora richiesti dal 2015 a oggi, garantendo un supporto completo e una gestione ottimale della pratica.
Come funziona il credito d’imposta innovazione tecnologica 2024
Il credito d’imposta innovazione tecnologica 2024 è destinato alle imprese che sviluppano progetti finalizzati al miglioramento di prodotti o processi produttivi attraverso tecnologie avanzate. A differenza del credito d’imposta per ricerca e sviluppo, che riguarda attività sperimentali e di ricerca scientifica, l’innovazione tecnologica si concentra sull’applicazione pratica di nuove soluzioni tecnologiche nei processi aziendali.
Il credito è calcolato sulle spese sostenute per attività innovative, con aliquote variabili a seconda della tipologia di investimento. Nel 2024 questa aliquota si attesta al 5%. Tuttavia, è importante sottolineare che Finply può recuperare retroattivamente i crediti dal 2015 a oggi, andando oltre il limite ordinario dei cinque anni, spesso imposto per norme di questo tipo. Per alcuni degli anni passati è possibile richiedere un credito fino al 50% dell’ammontare delle spese agevolabili. Una misura decisamente interessante.
Quali sono i vantaggi del credito d’imposta innovazione tecnologica
Il credito innovazione tecnologica offre numerosi vantaggi:
- Liquidità immediata: il credito, una volta ottenuta la certificazione del revisore legale è immediatamente compensazione sugli F24, riducendo il carico fiscale dell’impresa.
- Nessuna imposizione fiscale: il credito d’imposta è esentasse, non concorre alla formazione del reddito imponibile.
- Recupero delle spese già sostenute: possibilità di recuperare i costi dal 2015 ad oggi di spese già sostenute.
- Sostegno alla crescita aziendale: permette di investire in tecnologie avanzate con un impatto positivo sulla produttività e sulla competitività dell’azienda.
A chi si rivolge il credito d’imposta innovazione tecnologica
Il credito d’imposta innovazione tecnologica 2024 è rivolto a tutte le imprese, indipendentemente da settore e dimensione. Tuttavia, le aziende più interessate sono quelle del settore produttivo e manifatturiero, che investono costantemente in miglioramenti tecnologici. Non dimentichiamoci delle aziende che si occupano di logistica, che spesso investono in sistemi digitalizzati studiati ad hoc sulle proprie esigenze, oppure a tutte le aziende che utilizzano software customizzati.
Le PMI italiane svolgono un ruolo fondamentale nel panorama dell’innovazione. Grazie agli incentivi disponibili, possono accelerare la transizione verso l’Industria 4.0 e 5.0, rendendo i propri processi produttivi più efficienti e sostenibili.
Attività e spese ammissibili: l’approccio Finply
Il credito d’imposta si applica a una serie di spese ammissibili, tra cui:
- Costi per il personale altamente qualificato impiegato in attività di innovazione tecnologica.
- Acquisto di beni strumentali e software per il miglioramento dei processi produttivi.
- Consulenze specialistiche per l’implementazione di nuove tecnologie.
- Materiali e prototipi utilizzati nei progetti di innovazione.
- Spese per brevetti e licenze connesse all’innovazione.
Maggiori dettagli sulle spese ammissibili sono disponibili sul sito del MIMIT.
L’approccio Finply si distingue per una gestione diretta che prevede un’analisi tecnica dettagliata. Il nostro esperto si reca fisicamente presso l’azienda per valutarne con occhio critico i processi d’innovazione. Questo ci permette di identificare tutte le spese idonee e predisporre la documentazione tecnica e fiscale, riducendo al minimo i rischi di contestazioni.
Modalità di richiesta e accesso al credito d’imposta
Per accedere al credito d’imposta innovazione tecnologica, l’azienda deve presentare una richiesta che includa:
- Documentazione tecnica che dimostri l’attività innovativa svolta.
- Dichiarazione dei costi sostenuti, con dettaglio delle spese ammissibili.
- Relazione tecnica che può essere certificata, che descriva i benefici ottenuti dall’innovazione introdotta.
Finply offre, in questo senso, un servizio completo di guida al credito d’imposta per ricerca e sviluppo. Infatti, seguiamo l’intero processo:
- Raccolta e verifica della documentazione per garantire che sia compliance alla norma.
- Supporto nella richiesta agli enti competenti, riducendo i tempi di approvazione.
- Elaborazione di un dossier tecnico dettagliato, fondamentale in caso di controlli.
- Assistenza post-credito: in caso di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate, Finply supporta l’azienda.
Previsione normativa sul credito d’imposta 2024
Il credito d’imposta innovazione tecnologica è stato prorogato fino al 2025, con le stesse aliquote e modalità di accesso. La misura potrebbe essere prorogata ulteriormente o subire variazione, ma il tutto dipende da decisioni del Governo, ad oggi non prevedibili.
Per le aziende che non hanno ancora usufruito di questo incentivo, la strategia più vantaggiosa è quella di attivarsi subito. In questo modo potranno recuperare i crediti maturati nel 2024, ma anche negli anni precedenti, quando le aliquote erano più elevate. Ad esempio, per gli anni 2017-2018 il credito d’imposta aveva un valore del 50% delle spese sostenute.
Chiedendo oggi il credito, si ha la certezza di poter recuperare quello degli anni passati, mettendosi al sicuro da possibili modifiche future che impediscano questa retroattività.
Grazie alla nostra esperienza nella gestione di crediti d’imposta complessi, offriamo un servizio completo, garantendo la massima sicurezza per l’azienda.
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