Il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2024 rappresenta un’importante agevolazione fiscale per le imprese che investono in innovazione, design, innovazione tecnologica e miglioramento dei processi. Questo incentivo è progettato per sostenere le attività di ricerca e sviluppo, aiutando le aziende a rimanere competitive nel mercato globale. Tra i vantaggi principali vi è la possibilità di recuperare parte dei costi sostenuti, incentivando così ulteriori investimenti.
Se la tua azienda svolge attività di ricerca scientifica o tecnologica, potrebbe beneficiare di questa misura nel 2024. Se non l’ha già fatto negli anni precedenti è possibile richiedere il credito anche retroattivamente, per gli investimenti effettuati dal 2015 ad oggi. Scopriamo insieme come funziona, chi può accedervi e quali spese sono ammissibili.
Che cos’è il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2024?
Il credito d’imposta ricerca e sviluppo è un incentivo fiscale che consente alle imprese di recuperare una parte delle spese sostenute per progetti innovativi. Tra queste spese è incluso il costo orario del personale che ha lavorato e partecipato alle diverse fasi della ricerca.
Introdotto per promuovere lo sviluppo tecnologico e la competitività aziendale, questo credito è riconosciuto in misura percentuale rispetto ai costi ammissibili.
Nel 2024, il credito mantiene il suo obiettivo principale: incentivare investimenti in ricerca, sperimentazione e sviluppo di nuovi prodotti, processi o servizi. La misura si applica a diverse tipologie di imprese, indipendentemente dal settore o dalla dimensione.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo: novità 2024
Per il 2024, il credito d’imposta presenta alcune importanti novità.
La più importante è sicuramente l’introduzione della certificazione tecnica delle attività oggetto del credito, che permette di eliminare quell’incertezza che ha portato molte aziende a on usufruire di questa misura.
Chi può beneficiare del credito d’imposta r&s 2024?
Il credito d’imposta è accessibile alle PMI, così come alle grandi imprese. L’unico requisito necessario è che l’azienda svolga attività di ricerca e sviluppo, anche se non ha un reparto dedicato.
Credito d’imposta ricerca e sviluppo 2024: spese ammissibili
Tra i costi ammissibili per il credito d’imposta ricerca e sviluppo 2024 rientrano:
- Stipendi e compensi del personale coinvolto nelle attività di R&S.
- Costi relativi a strumentazioni e attrezzature utilizzate per i progetti.
- Spese per contratti di ricerca esterna con università o centri di ricerca qualificati.
- Investimenti in software, brevetti e licenze utili allo sviluppo di innovazioni.
Per una lista completa delle spese ammissibili, è utile consultare le linee guida del Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Procedura di richiesta credito d’imposta ricerca e sviluppo
Accedere al credito d’imposta ricerca e sviluppo richiede il rispetto di alcuni passaggi fondamentali:
- Verifica dell’ammissibilità delle attività svolte, con supporto di un consulente esperto.
- Preparazione della documentazione tecnica e contabile, inclusa una certificazione delle spese sostenute ad opera di un Revisore Legale.
- Presentazione della richiesta tramite la piattaforma del GSE, seguendo le modalità previste.
Un errore frequente è non elaborare, a supporto della documentazione, una relazione tecnica adeguata, che può compromettere non tanto l’approvazione della domanda, quanto il mantenimento del credito a seguito dei controlli degli enti competenti.
Domande frequenti sul credito d’Imposta ricerca e sviluppo
Volendo riassumere i principali dubbi sul credito d’imposta, per aiutare le aziende a capire come massimizzare i benefici, ci concentriamo su:
- Possibilità di cumulo del credito
- Quando richiedere il credito
- Cosa rientra
Finply rimane a disposizione delle aziende, per rispondere a domande più approfondite.
Posso cumulare il credito d’imposta ricerca e sviluppo con altri incentivi?
Sì, il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni, purché siano rispettati i limiti di cumulabilità stabiliti dalla normativa (solitamente il 100% delle spese sostenute). Questo consente alle imprese di combinare diversi strumenti di supporto per ampliare i vantaggi economici.
Quando si può utilizzare il credito d’imposta ricerca e sviluppo?
Il credito d’imposta ricerca e sviluppo può essere richiesto ogni anno per i progetti in cui l’azienda ha investito nell’anno precedente. Se un’azienda non l’avesse fatto, può anche richiederli per tutti gli anni precedenti a partire dal 2015.
Cosa rientra nella ricerca e sviluppo?
Rientrano le attività di:
- Ricerca fondamentale, volta ad ampliare le conoscenze di base.
- Ricerca applicata, finalizzata a risolvere problemi specifici.
- Sviluppo sperimentale, per trasformare i risultati della ricerca in prodotti, processi o servizi innovativi.
Crediti d’imposta R&S 2024: risorse utili e contatti
Se desideri approfondire il funzionamento del credito d’imposta ricerca e sviluppo 2024 o ricevere assistenza personalizzata, Finply è a tua disposizione. Scopri di più sui nostri servizi di consulenza specializzata e contattaci per una stima gratuita del credito a te spettante.