Cosa sono le ESG? Ma soprattutto, come la PMI deve iniziare a pensare in termini di sostenibilità per adattarsi ad un mercato in evoluzione?
“ESG” è un termine che sempre più spesso si sente ripetere in ambito aziendale. Tuttavia, se per le grandi imprese il suo significato non è più un mistero ormai da qualche anno, lo stesso non si può dire per la PMI.
Cosa sono le ESG?
ESG è un acronimo che si riferisce a degli indicatori di sostenibilità in ambito ambientale, (Enviromental), sociale (Social) e di Governance e che sono e saranno sempre più centrali nella vita di qualunque organizzazione. Si pensi per le PMI all’obbligatorietà di redigere il Bilancio di Sostenibilità, prevista a partire dall’anno fiscale 2026.
Abbiamo già trattato in un articolo precedente il tema, parlando della proposta di Federmeccanica di un CCNL ESG, è però doveroso un approfondimento su questo argomento di grande interesse.
In primis perché – attenzione! – il valore del bilancio di sostenibilità sarà paragonabile a quello del bilancio finanziario: un rating rosso comporterebbe serie difficoltà per un’azienda!
Oggi molte aziende, anche PMI, hanno iniziato il loro percorso ESG, ovvero la definizione del loro rating ed il conseguimento delle certificazioni e/o le attestazioni necessarie al fine di migliorarlo.
Come puoi iniziare il tuo percorso ESG?
Innanzitutto, valutando la tua situazione iniziale, per poi pianificare un percorso di certificazioni nei diversi ambiti, ambientale, sociale e di governance.
Tra le certificazioni utili, quella maggiormente in risalto per tutte le aziende, produttive, commerciali e di servizi, anche per la sua risonanza mediatica, è la certificazione per la parità di genere (UNI/PdR 125:2022).
La stessa si aggiunge alle altre certificazioni possibili (da valutare con un consulente esperto) che nel loro insieme compongono la nuova frontiera per ogni azienda che intende evolversi, guardando al futuro di un mercato sempre più regolamentato e compatto che ha nei confronti dell’etica e della sostenibilità globale un punto fermo ormai inamovibile.
La scelta più semplice: affidarsi a professionisti che possano alleggerire il carico di lavoro!
Queste pratiche hanno costi elevati, sia per le fasi tecniche di audit e raccolta documentale piuttosto articolate, sia per le fasi di vera e propria certificazione. Specialmente per le PMI che sono giornalmente impegnate nel fare business e nel sostenere i propri costi in un mercato sempre meno prevedibile e garante delle performance finanziarie.
Per questa ragione la possibilità di sostenere quei costi di certificazione, con iter a volte complessi e lunghi nei tempi, diviene una mossa strategica da soppesare con attenzione per l’imprenditore, obbligato a fare una scelta: avviare un iter di certificazione ESG e rendersi compliance riguardo a norme e leggi, sobbarcandosi fin da subito costi elevati nella speranza di poterli sostenere con il risultato di tale sforzo e sostenere nel tempo, oppure correre il rischio di non poter accompagnare in un prossimo e sempre più vicino futuro il proprio buon rating finanziario ad un buon rating di sostenibilità.
Di quale categoria vuoi far parte?
Per l’imprenditore evoluto, la scelta non si pone. Ogni imprenditore che ha cuore la propria azienda e i propri collaboratori è oggi di fronte ad una scelta obbligata.
Ne va della propria bancabilità e credibilità in un mercato sempre più esigente in questo senso. Soprattutto considerando come il mercato globale sarà spinto nella direzione di una maggiore attenzione e controllo delle qualità “etiche” delle aziende.
Inoltre, anche se non sono facilmente stimabili a priori, i sistemi di controllo messi in campo grazie ai percorsi di certificazione, assicurano una serie di vantaggi:
- Monitoraggio a livello energetico che permette di individuare le criticità ed intervenire tempestivamente generando un risparmio
- Sistemi di produzione dell’energia che permettono di tagliare i costi
- Incremento della value dell’azienda e ritorno di immagine verso clienti, fornitori e verso la comunità tutta, ecc…
La soluzione?
C’è!
Anche se non è sempre facile da identificare tra i servizi di consulenza alle imprese, spesso poco trasparenti, e con poche garanzie e rassicurazioni, il partner giusto.
In questo contesto FINPLY una consulenza attenta e tailor made per la PMI, con soluzioni Ad Hoc finalizzate a massimizzare i benefici riducendo al massimo i costi, sempre nell’ottica di un risultato misurabile e con alcuni plus non indifferenti: consentire all’imprenditore di potere spesare i costi di cui sopra in modo efficace grazie a due importanti alleati:
- Pagamento dei servizi a SUCCESS FEE (ovvero pagamento al risultato finale dell’operazione);
- Pagamento in compensazione con eventuali crediti d’imposta che la medesima società di servizi e consulenza è in grado di fare ottenere alle imprese (crediti per R&S, Beni Strumentali 4.0 o 5.0, Ottimizzazione dei contributi INPS ed INAIL, etc.).
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Valuterai con calma quanto potrà valere una Consulenza Aziendale Evoluta.