Si, ma il tempo stringe.
Il credito d’imposta Transizione 5.0 è una delle agevolazioni più generose e strategiche messe a disposizione delle imprese italiane per il 2025. Ma l’accesso al beneficio richiede attenzione, perché il rischio è concreto: chi non si muove subito, potrebbe restare fuori. In particolare, oggi quasi solo i beni in pronta consegna possono rientrare nei tempi previsti dalla normativa.
In questo articolo scoprirai quali sono i requisiti della Transizione 5.0, perché il decreto attuativo impone delle tempistiche stringenti e come accedere agli incentivi 5.0 nel 2025, affidandoti a chi ti segue davvero in ogni fase: Finply.
Transizione 5.0 e tempistiche strette: perché servono beni in pronta consegna
Il decreto attuativo Transizione 5.0, pubblicato a marzo 2024, stabilisce regole chiare in merito alle tempistiche: il credito d’imposta Transizione 5.0 copre solo gli investimenti effettuati dopo il 1° gennaio 2024 e con consegna entro il 31 dicembre 2025.
Tuttavia, per rispettare queste tempistiche, è ormai quasi indispensabile che le imprese acquistino beni strumentali in pronta consegna. L’attesa per macchinari personalizzati o su misura può compromettere l’intero progetto.
Perché i beni in pronta consegna sono la chiave per rientrare nei tempi
I beni in pronta consegna permettono di avviare immediatamente l’intervento e, nella maggior parte dei casi, sono gli unici che, ordinati oggi, saranno consegnati in tempo. Sarà così possibile prenotare subito il credito d’imposta sulla piattaforma GSE. Considerando che il rispetto delle tempistiche è requisito essenziale per accedere al beneficio, la rapidità nella consegna dei beni è di primaria importanza.
Requisiti della Transizione 5.0: cosa deve sapere l’impresa
Per accedere agli incentivi 5.0 2025, l’impresa deve rispettare diversi requisiti tecnici e documentali, chiariti anche dalle ultime FAQ Transizione 5.0 pubblicate dal MIMIT (puoi trovare tutte le novità in un nostro articolo precedente).
Risparmio energetico minimo del 3% o 5%
Il primo requisito riguarda l’efficientamento energetico. L’investimento deve generare una riduzione dei consumi pari almeno al:
- 3% per l’intera struttura produttiva
- 5% per il processo produttivo interessato
Questo calcolo deve essere certificato da un tecnico abilitato e validato nella relazione ex ante prima e in quella ex post a fine lavori.
Tipologie di beni agevolabili
I beni ammessi sono:
- Beni materiali e immateriali 4.0
- Sistemi di monitoraggio e gestione energetica
- Impianti per l’autoproduzione di energia da FER (es. impianti fotovoltaici)
Nel caso di beni strumentali 4.0, è obbligatoria anche l’interconnessione. Quest’ultima può avvenire anche dopo il 31 dicembre 2025, ma in tempi utili perché sia possibile verificarla con una perizia asseverata e inviare tutta la documentazione utile al GSE entro il 28 febbraio 2026.
Cumulabilità, incentivi e ultime FAQ Transizione 5.0
Il cumulo con altri incentivi è possibile (ma occhio ai limiti)
Una delle novità Transizione 5.0 2025 è l’apertura alla cumulabilità con altre misure, anche con fondi europei come FESR o incentivi regionali. Tuttavia, non si possono coprire le stesse spese con due contributi diversi.
Bonus maggiorati per fotovoltaico
Le FAQ del MIMIT aggiornate ad aprile 2025 confermano la possibilità di accedere al bonus anche per impianti fotovoltaici. Ai fini del calcolo del credito, questa spesa viene maggiorata del 30%, 40% o addirittura 50%, a secondo del tipo di pannelli usati.
Questo rende l’opzione ancora più interessante per aziende con tetti liberi per l’autoproduzione di energia.
Cosa rischi se aspetti troppo
Le risorse si stanno esaurendo
Secondo i dati ufficiali, a inizio 2025 solo il 6% dei fondi risultava prenotato. Ma il trend è in crescita, e l’aumento delle richieste da parte delle grandi aziende potrebbe esaurire rapidamente i fondi.
I tempi tecnici non si possono comprimere
Anche se l’azienda decide oggi di aderire al piano, dovrà:
- Completare la relazione tecnica
- Inviare la certificazione ex ante
- Prenotare il credito sulla piattaforma
- Completare l’investimento con la consegna del bene entro il 31 dicembre 2025
- Inviare la certificazione ex post
- Confermare il credito sulla piattaforma
Ogni giorno perso rende più difficile rispettare la deadline.
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La Transizione 5.0 è una straordinaria opportunità, ma il tempo per agire è limitato. Solo chi si muove adesso può sfruttare appieno i beni in pronta consegna, evitare colli di bottiglia e assicurarsi il credito d’imposta 5.0.