Transizione 5.0 rappresenta un'importante opportunità per le aziende italiane, tuttavia prevede alcune criticità che impongono alle aziende di muoversi fin da ora, pensando anche di accedere ad altri benefici in previsione dell'attuazione del Piano
Il recente annuncio del decreto legge 19/2024 ha portato in primo piano il tanto atteso Piano Transizione 5.0, suscitando interesse e speranze nel mondo imprenditoriale. Ma cosa offre realmente e quali sfide presenta questo ambizioso piano di trasformazione digitale ed energetica? Scopriamolo insieme.
L’eredità dei piani precedenti
Il successo degli incentivi dei piani precedenti, come il Piano Transizione 4.0, ha evidenziato l’importanza cruciale di tali misure nel favorire la digitalizzazione delle imprese. Senza di essi, molte realtà aziendali (circa il 60%) avrebbero faticato ad investire in tecnologie abilitanti, limitando la loro crescita e competitività. Questo processo di digitalizzazione è fondamentale soprattutto per la PMI, che fatica a compiere il passo dall’artigianalità che l’ha sempre caratterizzata ad essere un’organizzazione realmente strutturata, che possa competere anche con le grandi aziende, come abbiamo visto in un articolo precedente.
Studio e analisi della Transizione 5.0
Le imprese sono ora impegnate nello studio e nell’analisi della nuova misura, cercando di comprendere appieno le opportunità offerte. Il focus principale è sull’efficientamento energetico attraverso l’utilizzo di strumentazioni e macchinari 4.0, che traina anche investimenti in impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili e prevede anche un credito per gli investimenti nella formazione del personale.
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Il freno agli investimenti e l’attesa degli attuativi
Il periodo di attesa per il nuovo Piano ha visto un rallentamento degli investimenti in questo ambito. Le aziende guardano ora con interesse al Piano Transizione 5.0 come un’opportunità per riavviare i loro progetti di sviluppo, spinte dalla speranza di ottenere incentivi significativi.
Tuttavia, senza i decreti attuativi, permangono dubbi importanti circa la possibilità di accedere alla Transizione, soprattutto per le imprese più piccole e meno strutturate.
Complessità e criticità del Piano Transizione 5.0
Nonostante le opportunità offerte, il Piano Transizione 5.0 presenta anche alcune criticità. La complessità burocratica e la necessità di una diagnosi energetica preliminare possono rappresentare ostacoli per le aziende. La norma si presenta come di difficile applicazione, il che potrebbe portare molte aziende, soprattutto piccole, ad “accontentarsi” degli incentivi 4.0, di inferiore entità, ma decisamente più semplici e snelli.
Quali opportunità si possono cogliere senza aspettare?
In questa fase di attesa le aziende possono utilizzare il loro tempo in modo costruttivo.
Innanzitutto possono selezionare il consulente giusto, che possa già affiancarli fin da subito per iniziare a mettere a terra il progetto d’innovazione oggetto della Transizione 5.0. Finply s’impegna in questo senso, avendo già creato una squadra di professionisti ad hoc, che possa seguire ogni esigenza dell’azienda, rimanendo così il suo unico interlocutore e tagliando tempi e costi del processo.
Le aziende che non ne siano già dotate, possono anche iniziare ad installare gli strumenti di monitoraggio energetico, utili alla certificazione e a calcolare l’efficientamento prodotto dall’installazione dei beni strumentali.
Ma soprattutto, le aziende che non ne abbiano già beneficiato, possono ricorre a strumenti immediati quali crediti d’imposta per ricerca e sviluppo e crediti contributivi, così da crearsi un budget per gli investimenti in digitalizzazione ed efficientamento energetico, intaccando il meno possibile le finanze dell’azienda.
Prospettive future e attesa del decreto attuativo
In attesa del decreto attuativo, le imprese osservano con interesse le prospettive future offerte dal Piano Transizione 5.0. È fondamentale che il decreto definisca in modo chiaro e preciso le modalità di erogazione del credito d’imposta, garantendo trasparenza e accessibilità per tutte le realtà aziendali.
Tuttavia, se le esperienze precedenti ci hanno insegnato qualcosa, ci vorrà del tempo prima di poter effettivamente accedere al credito, e poi sarà una corsa contro il tempo. Per questo motivo sproniamo le imprese interessate a mettersi in contatto con noi il prima possibile, così da arrivare alla linea di partenza pronti, anzi, magari anche con qualche vantaggio in più!