Credito d’imposta ricerca e sviluppo retroattivo: se sei un azienda manifatturiera stai perdendo un'opportunità che nel 2025 riparte con nuove certezze!
Dopo anni di incertezza, il credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo (R&S) torna al centro dell’attenzione nel 2025. Le recenti sentenze e chiarimenti da parte dell’Agenzia delle Entrate e del MIMIT hanno rinnovato la fiducia degli imprenditori, soprattutto nel settore manifatturiero, sull’effettiva possibilità di accedere a questo incentivo in sicurezza e con ritorni economici rilevanti.
Se la tua azienda ha svolto attività di testing, collaudo, sviluppo di nuovi prodotti o miglioramento di quelli esistenti, potresti avere diritto al credito d’imposta R&S retroattivo, fino a al 2015.
1. Cos’è il credito d’imposta Ricerca e Sviluppo
1.1 Finalità dell’incentivo
Il credito d’imposta R&S è un’agevolazione fiscale rivolta a imprese di ogni dimensione che abbiano sostenuto spese per attività innovative, migliorative o di ricerca nel proprio ambito operativo.
1.2 Aliquote e periodi agevolabili
Le aliquote variano in base agli anni e alle tipologie di attività:
- Fino al 2020: credito dal 25% al 50% delle spese sostenute.
- Dal 2021 al 2025: aliquote comprese tra il 10% e il 20%, con tetti massimi differenti.
✅ Importante: molti periodi passati sono ancora recuperabili in via retroattiva, presentando la corretta documentazione.
1.3 Un incentivo a rischio? Non più
Grazie ai chiarimenti degli ultimi mesi e alla diffusione della certificazione R&S, è possibile recuperare in sicurezza il credito, anche in presenza di verbali di accertamento, a patto che la pratica sia costruita correttamente.
2. Attività ammissibili: molti casi comuni sono eleggibili
2.1 Ricerca e Sviluppo non significa solo laboratorio
Le attività R&S agevolabili non si limitano alla ricerca scientifica. Tra gli esempi più comuni che rientrano nel credito d’imposta:
- Sviluppo di nuovi prodotti o prototipi
- Ottimizzazione di processi produttivi
- Personalizzazione su commessa
- Test e prove di validazione su materiali o componenti
- Miglioramento funzionale o prestazionale di macchinari
2.2 Spese ammissibili ricerca e sviluppo
Le spese che generano credito sono:
- Costi del personale tecnico coinvolto nei progetti
- Consulenze e collaborazioni
- Acquisto di materiali per test e prototipi
- Quote di ammortamento di attrezzature utilizzate
3. Le novità che rafforzano il credito R&S
3.1 La certificazione salva-credito
Secondo gli ultimi orientamenti giurisprudenziali, la certificazione del credito d’imposta ricerca e sviluppo da parte di un professionista iscritto all’albo MIMIT può tutelare il diritto al credito anche in caso di contestazione o verbale già ricevuto.
3.2 Il criterio di innovatività aziendale
Altra grande novità: la valutazione dell’innovatività deve essere riferita all’azienda, non al mercato.
📌 Ciò significa che se per la tua impresa un progetto era nuovo, anche se già presente in altri contesti, è comunque agevolabile.
4. Perché affidarsi a Finply
4.1 Metodo certificato e sicuro
Finply ha sviluppato una procedura certificata e assicurata, con success rate del 100% anche in caso di controlli, che consente di:
- Recuperare documentazione anche su crediti datati
- Redigere un fascicolo tecnico dettagliato e conforme
- Certificare il credito in modo valido e tutelato
4.2 Copertura completa
Con Finply:
- Paghi solo a risultato (success fee)
- Sei seguito anche in caso di controlli o accertamenti
- Hai a disposizione una perizia tecnica e fiscale assicurata
- Ricevi supporto legale gratuito
5. Conclusioni: non aspettare oltre
Il 2025 è l’anno giusto per recuperare ciò che ti spetta:
- ✅ Credito d’imposta ricerca e sviluppo retroattivo
- ✅ Tutela tramite certificazione
- ✅ Consulenza esperta e documentazione a prova di verifica
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