L’industria 5.0 rappresenta la nuova frontiera dell’innovazione tecnologica nelle imprese, integrando tecnologie digitali con un approccio incentrato sull’uomo e sulla sostenibilità. In un periodo di incertezza economica, investire nell’industria 5.0 diventa fondamentale per le aziende che mirano a rimanere competitive e al passo con i tempi.
Dall’industria 4.0 all’industria 5.0: il passaggio verso l’innovazione
Mentre l’industria 4.0 si focalizzava sull’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi, l’industria 5.0 va oltre, ponendo l’accento sulla centralità dell’essere umano, sulla sostenibilità ambientale e sulla resilienza delle infrastrutture. Questo passaggio implica una maggiore collaborazione tra uomo e macchina, con l’obiettivo di creare un ambiente di lavoro più sicuro ed efficiente. Inoltre punta ad implementare quelle tecnologie che permettono di diminuire l’impatto ambientale delle aziende, riducendo i consumi energetici.
Industria 5.0: definizione, pilastri e benefici per le imprese
L’industria 5.0 si basa su tre pilastri fondamentali:
- Centralità dell’essere umano: la tecnologia è utilizzata per adattare i processi produttivi alle esigenze umane, garantendo sicurezza e benessere ai lavoratori.
- Sostenibilità ambientale: i processi sono progettati per essere meno energivori e ridurre le emissioni di gas serra, promuovendo un approccio ecologico.
- Resilienza delle infrastrutture: le strutture industriali sono progettate per resistere alle interruzioni, garantendo la continuità operativa anche in situazioni critiche.
Adottare questi pilastri consente alle imprese di migliorare l’efficienza, creare ambienti di lavoro più sicuri e ottenere un vantaggio competitivo nel mercato.
I pilastri dell’industria 5.0
Per le imprese, abbracciare l’Industria 5.0 significa ridurre i propri costi nel lungo periodo e migliorare l’efficienza operativa. Inoltre, vuol dire anche rafforzare la propria reputazione, attrarre talenti e rispondere alle crescenti aspettative dei consumatori riguardo alla responsabilità sociale e ambientale.
Innovazione tecnologica
La transizione 5.0 promuove l’adozione di tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale e l’automazione avanzata, migliorando i processi decisionali e ottimizzando la produzione.
Approccio human centric
L’industria 5.0 pone l’essere umano al centro, utilizzando la tecnologia per soddisfare le esigenze dei lavoratori e garantire la loro sicurezza, piuttosto che richiedere loro di adattarsi alla tecnologia.
Industria 5.0 e sostenibilità
I processi industriali sono progettati per essere circolari e meno energivori, riducendo le emissioni di gas serra e i rifiuti, promuovendo così la sostenibilità ambientale.
Industria 5.0: impatto sulle PMI e grandi aziende
In Italia, le piccole e medie imprese (PMI) e le grandi aziende stanno adottando approcci diversi verso la transizione 5.0. Le PMI, spesso con risorse limitate, si concentrano su implementazioni graduali, puntando sull’acquisto di macchinari nuovi e impianti fotovoltaici che permettano di tagliare i costi dell’energia. Le grandi aziende, invece, investono in progetti più ambiziosi, integrando tecnologie avanzate e promuovendo la sostenibilità su larga scala, oltre che puntando sulla formazione.
Transizione 5.0 e incentivi 2025: opportunità per le imprese
Il Piano Transizione 5.0, inserito nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), offre alle imprese incentivi per investimenti in transizione digitale, autoproduzione di energie rinnovabili e formazione interna.
Tra le agevolazioni previste, vi è un credito d’imposta per le attività formative, che può arrivare fino al 45% delle spese sostenute.
Il credito d’imposta per la transizione 5.0 offre alle imprese l’opportunità di ottenere quello che si configura come uno “sconto” sugli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0. Questo incentivo mira a supportare le aziende nel processo di trasformazione digitale ed ecologica, favorendo l’adozione dei principi dell’industria 5.0.
Industria 5.0 incentivi: quali sono e come ottenerli?
Per accedere agli incentivi, le imprese devono presentare una domanda specifica, correlata da tre diverse comunicazioni e da una serie di documenti e certificazioni, documentando gli investimenti effettuati in tecnologie e processi conformi ai requisiti della transizione 5.0. Il credito d’imposta può coprire una percentuale significativa delle spese sostenute, variabile in base alla tipologia di investimento e all’efficientamento energetico ottenuto grazie al progetto.
PNRR e industria 5.0: fondi e agevolazioni disponibili
L’industria 5.0 è inclusa nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), con fondi stanziati per supportare progetti di innovazione tecnologica e sostenibilità. Questi fondi mirano a rafforzare la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e globale.
Formazione 5.0: le competenze più richieste
La formazione aziendale su temi come digitalizzazione e sostenibilità è cruciale nella transizione 5.0. Le competenze più richieste includono la gestione di tecnologie avanzate, l’analisi dei dati e la conoscenza di pratiche sostenibili.
Agevolazioni per formazione 5.0
Le spese per la formazione del personale possono rientrare nelle agevolazioni previste dal credito d’imposta per la transizione 5.0 come spese trainate. Possono coprire fino al 10% degli investimenti effettuati in beni strumentali, e fino a un massimo di 300.000 €. A queste spese si applicherà la stessa aliquota calcolata per i beni trainanti (beni 4.0).
Come Finply supporta la tua transizione verso l’industria 5.0
Finply offre una consulenza specializzata per guidare le imprese nell’accesso agli incentivi per la Transizione 5.0, supportandole in ogni fase del processo. Grazie alla nostra esperienza, aiutiamo aziende di ogni dimensione a:
- Analizzare gli investimenti idonei: valutiamo se i tuoi progetti rientrano tra quelli agevolabili con il credito d’imposta Industria 5.0.
- Preparare la documentazione necessaria: ci occupiamo della gestione delle pratiche, comunicando con gli enti competenti su tua delega, riducendo il rischio di errori e contestazioni.
- Ottimizzare il recupero fiscale: massimizziamo le agevolazioni ottenibili, garantendo il rispetto delle normative vigenti.
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