La certificazione del credito ricerca e sviluppo può proteggere i tuoi crediti passati e tutelare quelli futuri, per accedere ai benefici con tranquillità.
Cos’è la certificazione del credito ricerca e sviluppo
Nell’ultimo anno, la certificazione del credito ricerca e sviluppo è diventata uno strumento fondamentale per le imprese italiane che vogliono accedere ai benefici fiscali in modo sicuro e trasparente.
La misura, introdotta dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT), consente alle aziende di validare i propri crediti d’imposta attraverso un processo di verifica tecnica svolto da soggetti iscritti all’Albo dei Certificatori R&S.
Questa procedura elimina il rischio di contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate in merito alla riconducibilità dei progetti alla definizione di ricerca e sviluppo.
Inoltre, rappresenta una garanzia per l’impresa che ha sostenuto investimenti di non poter essere soggetta a riversamenti del credito o a multe.
Come chiarito dal MIMIT nella pagina ufficiale sul Credito d’imposta R&S, la certificazione serve a garantire che le attività e le spese sostenute siano coerenti con i criteri normativi e documentate in modo adeguato.
Quando serve la certificazione: i casi più frequenti
Progetti 2015–2019: come tutelarsi dopo un verbale
Molte imprese che hanno usufruito del credito d’imposta ricerca e sviluppo per gli anni 2015–2019 hanno ricevuto richieste di chiarimenti o verbali di verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Le più recenti pronunce — come ricordato da Il Sole 24 Ore — hanno però chiarito che la certificazione tecnica può salvare il credito anche dopo la notifica di un verbale, purché sia redatta da un certificatore qualificato e basata su evidenze documentali oggettive.
Un punto chiave ribadito dalle ultime sentenze è che l’innovatività del progetto deve essere valutata con riferimento alle conoscenze disponibili in azienda, e non rispetto al mercato globale: ciò significa che anche le PMI che innovano internamente processi o prodotti già esistenti possono rientrare pienamente nei requisiti di eleggibilità.
Nuove richieste 2020–2025: la certificazione come prevenzione
Per i progetti più recenti (dal 2020 in avanti), certificare il credito prima della fruizione è il modo più efficace per evitare futuri rilievi fiscali.
La procedura garantisce una verifica preventiva dei requisiti tecnici e contabili e consente di presentare un fascicolo completo in caso di controlli.
Finply, ad esempio, affianca le imprese sin dall’analisi di fattibilità, elaborando il dossier tecnico completo e la certificazione fiscale con revisori legali esperti, per dare certezza del diritto e tranquillità all’imprenditore.
A questo servizio, si affianca quello della certificazione tecnica.
Come si fa la certificazione: fasi, attori e documenti
Chi può rilasciarla: l’Albo dei Certificatori MIMIT
La certificazione può essere rilasciata solo da soggetti iscritti all’Albo dei Certificatori del MIMIT, istituito con il D.M. 21 febbraio 2024.
L’elenco include enti, professionisti e società in possesso di specifici requisiti di competenza e indipendenza e Finply è tra questi.
Puoi consultare l’elenco aggiornato dei certificatori sul sito ufficiale del MIMIT.
Il fascicolo tecnico: il cuore della certificazione
Il fascicolo tecnico è il documento che descrive in modo dettagliato le attività di ricerca e sviluppo, le metodologie, i test e le spese sostenute.
Include:
- lo stato dell’arte interno all’azienda,
- gli obiettivi di innovazione perseguiti,
- le fasi sperimentali e i risultati ottenuti,
- il dettaglio analitico dei costi imputati (personale, materiali, prototipi, software, consulenze).
La tracciabilità di ogni spesa e la coerenza con i risultati raggiunti sono elementi fondamentali per la validità della certificazione.
Certificazione tecnica e fiscale: due livelli di garanzia
La certificazione R&S si articola su due piani:
- Tecnico, che valuta la natura innovativa e sperimentale delle attività.
- Fiscale, affidata a un revisore legale, che attesta la correttezza contabile e la conformità ai principi del credito d’imposta.
Solo la combinazione delle due componenti rende la pratica “blindata” e a prova di contestazione.
Attività e spese ammissibili: più casi di quanto si pensi
Molte aziende non si rendono conto di svolgere attività di ricerca e sviluppo.
Rientrano tra le attività agevolabili:
- test e collaudi per migliorare prodotti esistenti,
- sviluppo di nuovi materiali o componenti,
- introduzione di software o automazioni innovative,
- prototipazione e sperimentazione su commessa,
- miglioramento dei processi produttivi.
Le spese ammissibili includono costi di personale tecnico, materiali consumati, ammortamenti, consulenze specialistiche e software.
Finply aiuta a identificare anche le attività di R&S “nascosta”, spesso non considerate ma perfettamente eleggibili.
Perché la certificazione tutela il tuo credito
Negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate ha intensificato i controlli sui crediti R&S.
Avere una certificazione rilasciata da un soggetto abilitato e un fascicolo tecnico completo riduce al minimo il rischio di recupero del credito.
Inoltre, la certificazione:
- garantisce certezza giuridica e fiscale dell’agevolazione,
- permette di recuperare crediti retroattivi fino al 2015 con serenità,
- è valida anche in caso di verifica in corso, se rilasciata prima della chiusura del procedimento.
Come sottolineato da Il Sole 24 Ore, “la certificazione dell’esperto può salvare il credito anche dopo il verbale”, purché l’attività sia documentata e coerente con le norme vigenti.
Come Finply ti aiuta a certificare (e difendere) il credito R&S
Finply è iscritta all’Albo dei Certificatori del MIMIT e vanta una success rate del 100% nei casi di contestazione.
Grazie a una procedura proprietaria certificata, analizza i costi, ricostruisce la tracciabilità di ogni attività e realizza un fascicolo tecnico completo, coperto da assicurazione per cliente/sinistro/anno.
Il servizio Finply include:
- la certificazione tecnica e fiscale completa,
- il supporto gratuito in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate,
- l’assistenza legale agevolata nella fase dibattimentale,
- la consulenza del revisore legale per tutta la durata della garanzia (5 anni).
Ogni progetto viene seguito da un team di consulenti e tecnici specializzati per assicurare la massima tutela del credito e la tranquillità dell’imprenditore.
Conclusione: la certezza del credito passa dalla certificazione
In un contesto di crescente attenzione da parte del Fisco, la certificazione del credito ricerca e sviluppo non è solo una formalità: è una garanzia di sicurezza, continuità e valore per l’impresa.
Affidarsi a un partner esperto come Finply significa ottenere credito certo, difendibile e certificato.
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