
Ti piacerebbe sapere che la tua azienda ha diritto all’ottenimento di rimborsi per quanto investito in Ricerca & Sviluppo negli anni? dal 2015 al 2020 (Legge 190/2014 e successive integrazione e modifiche) e in futuro, dal 2020 al 2022 (grazie alle ultime modifiche che verrebbero apportate con l’emendamento al Piano Impresa 4.0 di cui si attende l’entrata in vigore).
Ti piacerebbe verificarlo in totale autonomia e riservatezza: Gratuitamente?
E che -nel caso di esito positivo- potessi disporre di una consulenza totale, il cui intero costo fosse pari a zero (qualora non ottenesse i crediti d’imposta previsti di legge per R&S), e che solo in caso di esito positivo il valore della consulenza fosse stabilito in percentuale su quanto effettivamente ottenuto al buon fine (certificato) della tua pratica, generando così da subito nuova finanza per la tua azienda, e utilizzare i crediti d’imposta ottenuti scontandoli con gli F24,
DA SUBITO?
Questa è dunque la novità, la soluzione focalizzata alle PMI che FinPly propone al mercato e che realizza per le aziende produttive.
Un sistema che permette agli imprenditori e alle imprese di confrontarsi con le disposizioni di “Impresa 4.0” https://www.mise.gov.it/index.php/it/incentivi/impresa/credito-d-imposta-r-s, verificando in autonomia dal sito di FinPly (https://creditoimposta.finply.it/area-riservata/) se sussistano i requisiti per accedere ai contributi di legge previsti per Ricerca & Sviluppo, per qualsiasi anno del periodo in esame.
FinPly dispone di un sistema certificato proprietario per analizzare i bilanci, recuperare le tracce di spesa per ogni costo imputabile a ricerca e sviluppo, intramuros come extramuros, per ogni anno, e istruire una pratica tecnica formalmente dettagliata, perfetta, certificata da Revisori Legali e finalizzata al rimborso da parte dello Stato del 50% dei costi diretti -come indiretti- di quanto speso, sotto forma di Crediti d’Imposta utilizzabili in compensazione.
Materie prime, macchinari e tecnologia, campioni, prototipi, modelli, risorse umane interne, collaborazioni esterne, testing e collaudi. Questi sono alcuni esempi di costi che ogni azienda sostiene per incrementare la propria competitività. Valgono tutti quelli che rispondano alla logica di ricerca d’impresa, in ogni settore. Questi investimenti si rendono necessari perché richiesti dal mercato, o dal crearsi di un’esigenza specifica di quel cliente specifico. Quale che ne sia la ragione, oggi è sempre più indispensabile la conoscenza, la messa a livello dell’azienda: investire per adeguare o addirittura sopravanzare le esigenze di mercato, pena la progressiva uscita.
Queste precondizioni sono alla base di qualsiasi iniziativa d’impresa, le ragioni proprie del fare impresa da sempre. Chi conosce il proprio mercato, chi investe in ricerca aziendale lo fa per il futuro, per la sopravvivenza stessa dell’azienda: guadagnare posizioni, conquistare quote del tuo mercato, proteggerti dalla concorrenza e anticiparla.
Queste le motivazioni che la rendono imperativa. Sempre.
L’appello di FinPly e -indirettamente- del Paese e del Governo, alle imprese e agli imprenditore va dunque in questo senso.
Suona come una chiamata alla mobilitazione generale per recuperare il gap del Paese rispetto a quelli già molto ben organizzati, quelli che investono sistematicamente cospicue quote dei ricavi in Ricerca per assicurarsi lo Sviluppo necessario all’espansione attesa.
Te la senti di ignorare questa opportunità che il Paese ti offre e ti finanzia, e che porterebbe alla tua azienda solo vantaggi di economia e di competitività, senza costi né altri rischi nascosti?…
Milano, Novembre 2019